"La trovata dell'avvocato Max" di Bruno Corra

Bruno Corra è una delle figure più significative del Futurismo italiano, e partecipa attivamente al movimento, firmando tra l'altro il Manifesto del Teatro Futurista Sintetico e e il Manifesto della Cinematografi Futurista, lavorando anche a film come "Vita futurista" insieme a Marinetti e Balla. Del resto era stato lo stesso Balla a trasformare il suo cognome , Ginanni Corradini, in quel più rapido ed efficace Corra, che rimandava anche all'immagine della corsa, così come per il fratello Arnaldo conierà lo pseudonimo di Ginna, evocando l'energia della ginnastica. Dopo la fine della prima guerra mondiale, alla quale aveva partecipato, si distacca dai Futuristi e inizia a scrivere romanzi e commedie dal tono leggero. "La trovata dell'avvocato Max", composta nel 1940, fa parte di questa sua seconda fase creativa. Ascoltiamo la commedia in un'edizione radiofonica del 1960 realizzata dalla Compagnia di Prosa della Rai con la regia di Giacomo Colli.

15 Feb 2024