Mi chiamo Pietro Puzone -

Per circa due anni il giornalista Lorenzo Giroffi vive a stretto contatto con Pietro Puzone, classe 1963, ex attaccante del Napoli negli anni del primo scudetto degli azzurri. Puzone ha vissuto una vita al massimo, fatta di grandi vizi, di bellissime feste, di discese all'Inferno e di risalite. Sullo sfondo, l'amicizia ingombrante con il calciatore più famoso di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Ideato, scritto e condotto da Lorenzo Giroffi. Musica originale: Giuseppe Giroffi.Cura editoriale: Giuseppe Paternò Raddusa. Sound Design: Alessandro Levrini.Strategia editoriale: Eleonora Chiomento.Producer: Ilaria Villani. Mi chiamo Pietro Puzone è un Podcast Original RaiPlay Sound, prodotto da Gli Ascoltabili.

Episodi
Extra

1. L'incontro e l'amicizia

Lorenzo Giroffi entra in punta di piedi nella vita di Pietro Puzone. Lo segue in uno dei suoi numerosi ricoveri per disintossicarsi dalla droga e dall'alcol. È il primo che riesce a infrangere il muro di diffidenza che si è costruito perché tutti vogliono solo parlare della sua amicizia con Maradona.

2. La storia della sua carriera

I calci al pallone nel campetto, un contesto che fa il paio con gli esordi di bambino del suo amico Diego Armando. Lorenzo si reca nei quartieri dove Pietro è cresciuto per scoprire che molto di quello che si viveva allora, è ancora presente.

3. La rinascita

Lorenzo assiste alla ripresa emotiva e fisica di Pietro. Che esce dalla clinica, si trasforma, diventa quasi un'altra persona. Si veste elegante, cerca di recuperare il rapporto con la figlia, che non vede da diciotto anni. Lei ha un figlio. Pietro è nonno.

4. La ricaduta

A volte non esiste redenzione per chi, come Pietro Puzone, ha una debolezza interiore. E occorre trovare un capro espiatorio. Pietro addita Lorenzo come traditore di un'amicizia, per avere rivelato alcune informazioni riguardanti la sua vita. I media si gettano addosso all'osso, spolpandolo.

5. I messaggi whatsapp di Pietro ricercano un'amicizia che è ferita

Pietro ricade nella droga, vende la sua tessera del reddito di cittadinanza a uno spacciatore che "la gestisce" per lui. "Non si può vivere una vita in serie A" dice Puzone. Peccato per lui che sia durata il tempo di una sola stagione