L’Iran di oggi, sceso in piazza contro il Regime viene raccontato attraverso il punto di vista di Nasim Eshqi, una pioniera dell’arrampicata all’aperto, che ha dedicato la sua vita ad aprire “nuove vie” sulle pareti rocciose del proprio Paese. Scalando sempre più in alto, ha trovato uno spazio di libertà che la Repubblica Islamica non concede alle donne. E ha provato a resistere lontana dal “ventre molle“ e retrogrado del Paese, costruendo qualcosa di diverso, coinvolgendo un piccolo gruppo misto di giovani, sapendo che anche la “promiscuità” è vietata in Iran.
La Natura è la vera alleata di questa giovane donna che ha lasciato tutti gli sport, incluso il kick boxing in cui era campionessa, per poter riequilibrare l’ingiustizia di appartenere al genere di serie B. “In montagna la forza di gravità fa precipitare tutti allo stesso modo: maschi, femmine, ricchi, poveri, italiani, iraniani. E questo mi dà un senso di uguaglianza e dunque di libertà.”
Questa non è solo la storia della sua resistenza alla Repubblica Islamica dell’Iran ma è la storia di una rivoluzione silenziosa che anticipa i tempi presenti, in cui la gente e soprattutto ragazzi e ragazze giovanissimi, è scesa in piazza per chiedere la fine del Regime. Coraggiosa protagonista in Climbing Iran, di Francesca Borghetti (finalista ai David di Donatello e Premio del Pubblico al Trento Film Festival, disponibile su Rai Play) Nasim è nuovamente al fianco della regista in un passaggio delicato della sua vita, quello che la vede parlare ad alta voce ed esortare il mondo a non lasciare solo il popolo iraniano.
28/02/2023