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Maturadio 14. La Russia di Stalin

Maturadio

14. La Russia di Stalin

Alla morte di Lenin (1924), sale al potere Stalin, già segretario del partito e sostenitore del rafforzamento del socialismo in un paese solo – l'URSS appunto – al contrario del suo rivale Trockij che vuole esportare la rivoluzione in tutti i paesi occidentali. Nel decennio 1929-1939, Stalin costruisce uno stato totalitario basato sul culto della personalità. Attraverso la collettivizzazione delle campagne, la meccanizzazione dell'agricoltura e l'industrializzazione forzata, l'economia sovietica fa un enorme balzo in avanti: l'URSS in pochi anni, diventa una superpotenza. Nello stesso tempo, Stalin elimina sistematicamente tutti i suoi avversari politici attraverso purghe e deportazioni di massa nei gulag. Dopo essere stato per anni un baluardo antifascista in Europa, nel 1939 Stalin firma con Hitler il patto Ribbentrop Molotov. Ma l'intesa con Hitler dura poco e quando i nazisti tradiscono il patto e invadono l'Unione Sovietica, Stalin e l'Armata rossa ne fermano l'avanzata nella decisiva battaglia di Stalingrado. Stalin è acclamato nel suo paese e nel mondo come l'eroe che ha fermato Hitler e il nazionalsocialismo. Solo dopo la sua morte, nel 1953, il nuovo segretario del partito comunista dell'URSS, Nikita Krusciov, denuncerà i suoi crimini inaugurando il processo di destalinizzazione.

02 Giu 2020