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Jack Folla, un dj nel braccio della morte Sono vivo o morto?

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

Sono vivo o morto?

Il 24 luglio scorso era fissata la mia esecuzione per iniezione letale. Poi Joe Biden ha sospeso le condanne a morte e, contemporaneamente, la vedova del senatore Stauber che avrei ucciso davanti al mio piccolo ristorante di Los Angeles, ha ammesso che erano stati lei e il marito, strafatti di coca, a scipparmi per gioco. Così, per vedere l'effetto che fa. Però ha continuato a mentire negando che il marito si fosse ucciso involontariamente da solo nella zuffa con me. Mi aspettavo un nuovo verdetto della corte, ho sperato in una scarcerazione, ma ad agosto non è successo niente, a settembre neppure, siamo a metà ottobre ormai e la burocrazia giudiziaria mi ha pietrificato qui dentro, dimenticato, annullato. Così la prima cosa che mi chiedo al mattino è: "Ma sei vivo, Jack? O sei bello che fritto e non lo sai?" -C'è la radio, Jack!- direte voi. Ma che ne so se mi sentite per davvero, cervelli fritti? E se la mia voce fosse un ectoplasma che fluttua su Radio 1 senza essere percepita dai viventi? Che poi sono cose che succedono davvero…

13 Ott 2021