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Radio anch'io Cingolani:"A Cop26 il senso dell'urgenza è stato percepito da tutti. Servono visione e coraggio"

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Cingolani:"A Cop26 il senso dell'urgenza è stato percepito da tutti. Servono visione e coraggio"

"C'è una tassonomia delle tecnologie verdi che possiamo usare nel futuro. Stiamo attenti quando parliamo di nucleare. Qui si parla di tecnologie nuove che se mai funzioneranno lo faranno tra 10/20 anni, non si tocca il referendum sul nucleare. Noi aspettiamo la decisione della commissione europea come tutti". "Per le biomasse si parla di convertire lo scarto, non di tagliare alberi". "È stato un errore delocalizzare molte produzioni, lo stiamo vedendo, con il Covid ora mancano dei pezzi che vengono prodotti all'estero forse era il caso di continuare a produrli in Italia". "Il professor Parisi ha detto cose condivisibili. Forse è un po' esagerato, il piano c'è questa e questa è la più grande sfida dell'umanità. La verità è che la scienza e la politica dovranno costantemente valutare e vedere i progressi e fare delle modifiche, è ovvio che non c'è un piano scritto a 50 anni, ci vuole visione e coraggio". "A Glasgow il senso dell'urgenza e della drammaticità è una fortuna che finalmente sia stato percepito da tutti anche dal mondo della finanza, ne va del nostro futuro e dei nostri figli. Come si metterà a terra questo piano e come gli investimenti diventeranno produttivi, si sta discutendo adesso. Questi 100 miliardi devono diventare la leva per attirare fondi fino a 1000 miliardi e attaccare seriamente il problema clima. Serve il lavoro insieme di pubblico e privato". "Noi adesso facciamo una corsa che è l'unica strada. Il problema è che l'energia elettrica prodotta da eolico e solare non funziona di notte. Servono delle batterie potenti che non ci sono. In questa fase di transizione si dovranno creare e sviluppare grandi batteri (accumulatori), è una grande sfida"

04 Nov 2021