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Dante e la meteorologia 3. La pioggia

Dante e la meteorologia

3. La pioggia

"La piova maladetta fredda e greve… sempre uguale… regola e qualità mai non l'è nova….grandine grossa, acqua mista e neve". Nel Canto VI dell'Inferno si trova la pioggia. È una pioggia che disgusta, la dannazione per coloro che vissero tra i piaceri del gusto, i golosi appunto. Sempre nell'Inferno anche la pioggia fantastica di fuoco, che flagella i violenti contro natura. Infine nel Purgatorio Dante torna a parlare di pioggia quando incontra Bonconte da Montefeltro, un'anima salvata in extremis dagli angeli, un corpo scempiato e disperso dai demoni che scatenano un violentissimo temporale che trascina in Arno le spoglie mortali tramite l'Archian rubesto, il torrente che scorre vicino al luogo della Battaglia di Campaldino.

21 Dic 2021