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Jack Folla, un dj nel braccio della morte La vecchia barzelletta del gorilla

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

La vecchia barzelletta del gorilla

Due vecchi amici Apachi, molto ricchi, partono per un gran safari in Africa. (Apachi? Ai miei tempi erano due di Brescia, ma vabbe'). Nella jungla, uno dei due si perde nella boscaglia, inseguendo una tigre. Si fa notte e il disgraziato non riesce a ritrovare la strada per il bungalow. Improvvisamente una massa nera e pelosa lo sorprende alle spalle. È un orango enorme che lo violenta a ripetizione e lo tiene segregato in una grotta. Dopo due giorni di tormenti, di violenze, di aberrazione, l'enorme orango sparisce nella foresta per procurarsi cibo, ma non fa più ritorno. Così, il cacciatore esce dalla grotta e si avventura nella jungla, si perde, e dopo ore ed ore di vagabondaggio disperato, ritrova la pista e finalmente rivede l'hotel. Il suo amico si scaraventa fuori dal bungalow e gli corre incontro fra le palme: "Che fine hai fatto? Ti credevamo morto. Ma che ti è successo? Parla, racconta, dimmi!" Ma lui scuote la testa, si vergogna, non ci sono parole. L'amico insiste, esige di sapere. "No, ti prego, non chiedermelo, è stata un'esperienza devastante, per favore, abbi pietà di me, lasciami perdere." L'amico non demorde, è preoccupato, sincero. "Confidati, devi farlo, devi! ci conosciamo dai tempi della scuola. Sono l'unico che ti possa capire. Parla, racconta, spiega!" E lui, alla fine, crolla: "Va bene, ma non dirlo mai a nessuno, me lo devi giurare". Sussurra: "Sono stato violentato da un gorilla per due giorni e due notti." L'amico lo guarda in tralice sotto il sole africano. Il volto devastato dall'ansia, la barba selvatica, lo sguardo perduto. "Su questo puoi mettere la mano sul fuoco, povero amico mio. Non devi preoccuparti. Nessuno lo saprà mai. Io sarò una tomba, e il gorilla -di certo- lui non parla." E l'altro, con voce straziata: "Appunto! Non parla, non mi telefona, non si fa trovare, non ne vuole più sapere di me!"…Ha ha, col cavolo che con l'età si diventa più saggi, a me è aumentato il tasso di stupidera infantile. È drammatico, mi fa ancora più ridere! E questo era il gorilla milanese di Nanni Svampa che cantava il suo omonimo francese, il gorilla di Georges Brassens.

18 Feb 2022