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Zarathustra Mani in alto, questa è una rapina

Zarathustra

Mani in alto, questa è una rapina

Roberto è un artigiano sessantenne, sposato e padre di famiglia. Alle sue spalle, una breve carriera da rapinatore: breve, ma sufficiente a cambiare irreversibilmente la sua vita. Ha iniziato a rapinare le banche che non gli concedevano credito in seguito a un periodo di malattia che non gli aveva permesso di lavorare: strangolato dai debiti e dalla sensazione di non avere vie di uscita, ha scelto la strada del crimine. L'esperienza del carcere, che gli ha tolto molto, l'ha reso un uomo diverso. Il giorno che è uscito dalla prigione si è accorto che anche il mondo nel frattempo era cambiato; da allora, Roberto si adopera per aiutare chi, com'è successo a lui, scontata una pena, si trova disorientato dal ritorno in libertà, anche per la sfiducia che la società  riserva a chi è etichettato come criminale. Insieme a lui riflettiamo sul peso delle scelte, la differenza fra reati e peccati che spesso sfugge a chi giudica, sul senso della pena detentiva, e le condizioni deplorevoli in cui vivono i carcerati.

06 Mar 2022