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Jack Folla, un dj nel braccio della morte La carica della cavalleria sul mare

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

La carica della cavalleria sul mare

Voglio farvi vedere una foto meravigliosa alla radio. Voglio che vi resti impressa, perché -anche se è una fotografia di guerra- è un'immagine di una bellezza spettacolare. Forse dovreste figurarvi un quadro, un grande affresco notturno di navi sul mare, perché durante la Rivoluzione francese, quella notte del 1795, un anno prima che Napoleone Bonaparte iniziasse la Campagna d'Italia non erano ancora state inventate né le macchine fotografiche né la radio. Miei albatros, finiamola qui, immaginatevela come vi pare, perché è una storia incredibile ma è accaduta davvero. Quindi non c'è sforzo di fantasia da fare. Siamo nel porto di Den Helder, in Olanda. I 14 vascelli da guerra della grande flotta olandese, più alcuni mercantili carichi di ogni ben di Dio, sono ammassati l'uno accanto all'altro, sotto la luna piena. Che meravigliosa preda per i loro nemici, i rivoluzionari francesi. Sapete, c'era una grande coalizione schierata contro di loro. Tutte le più decrepite monarchie europee (inglesi, prussiani, austriaci, spagnoli, inglesi e perfino il nostro piccolo Regno di Sardegna) vedevano con il fumo negli occhi la Repubblica. Se fossimo stati re e regine pure noi, l'idea di finire decapitati, solo due anni prima, come Maria Antonietta, la vedova di Luigi XVI re di Francia, non ci avrebbe fatto dormire la notte. Quindi? Quindi tutti coalizzati contro il direttorio rivoluzionario di Parigi, che ha già conquistato Amsterdam. Ci siete? Il generale francese Pichegru viene a sapere di quella flotta nel porto di Den Helder. Le sue spie lo informano che i vascelli olandesi sono pronti a fuggirsene in Inghilterra, dai loro alleati, per organizzare una controffensiva alla Francia. Ve lo ricordate, vero, cosa fecero i giapponesi un secolo e mezzo dopo a Pearl Harbor no? L'attacco a sorpresa alla flotta americana. Ma qui siamo nel Settecento, al posto degli aerei ci sono i cavalli. E il generale Pichegru che fa? Invia di notte, in segreto, un reggimento di ussari a cavallo più uno di fanteria. E siamo finalmente alla grande immagine che volevo mostrarvi alla radio. Centinaia di cavalieri ussari che galoppano sul mare contro la flotta olandese. Li vedete? Spettacolare, ve l'ho detto. E su ciascuno di quei cavalli, oltre al cavaliere, è montato in groppa anche un fante. E catturano tutta la flotta. Voi direte "Jack, va bene che c'hai la fissa della rivoluzione, ma com'è possibile che gli ussari galoppassero sulle onde?" No, fratelli, non è una bufala, è che il mare era ghiacciato. I francesi avvolsero gli zoccoli dei cavalli con la stoffa, per non fare rumore e svegliare i marinai olandesi e li circondarono. I vascelli nemici non riuscirono a contrattaccare perché le loro chiglie, intrappolate nella morsa dei ghiacci, erano leggermente oblique, si erano arenate di sbieco, e i cannoni puntavano in basso, sul ghiaccio, non ad altezza d'uomo. Non solo fu la prima e unica battaglia fra la Cavalleria e la Marina che la storia ricordi, ma non ci scappò neanche un morto. Tutta la flotta olandese fu fatta prigioniera senza sparare un colpo. E in quella notte bellissima, poetica e gelata, tutti i monarchi insonni d'Europa sudarono freddo dal terrore.

01 Apr 2022