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Jack Folla, un dj nel braccio della morte Perché non parli della guerra?

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

Perché non parli della guerra?

"Albatros senz'occhi" mi ha scritto Linda da Udine, rimproverandomi: "perché non hai detto una parola sull'invasione dell'Ucraina?". Perché Radio 1 di occhi ne ha infiniti. Che poteva aggiungere il mio sguardo? Ho cercato d'intrattenervi parlando d'altro, perché la guerra ci era entrata dappertutto. Ed è così che ti voglio rispondere. Tutti noi ci siamo visti entrare i soldati russi dalle finestre, i carri armati con la Z erano parcheggiati sotto casa, il ministro degli esteri dello zar Putin parlava di escalation atomica, e non si capisce, o si finge, che ogni parola aggressiva è già una bomba a scoppio ritardato. Non si capisce che la guerra, quella più devastante, non solo è quella raccapricciante che guardiamo inorriditi sugli schermi, nel momento che esplode, ma è la contaminazione e il contagio che l'aggressione russa produrrà dietro le nostre palpebre, nei meandri della mente, nei cunicoli del cuore, dove quasi mai la nostra coscienza arriva a illuminare i disastri prodotti dalla guerra che si tramanderanno alle generazioni future.

07 Apr 2022