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Jack Folla, un dj nel braccio della morte Partita a rugby con gli assassini

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

Partita a rugby con gli assassini

È una domenica di aprile del 1975. Un campo da Rugby, a 40 km da Buenos Aires. Scende in campo la squadra del "Rugby La Plata". L'arbitro fischia l'inizio della partita, ma i ragazzi del La Plata hanno chiesto un minuto di silenzio per il loro compagno Hernan Roca, che non giocherà. Non giocherà mai più, Hernan, mediano di mischia. È stato rapito e ammazzato pochi giorni prima. Il paese non è ancora caduto nelle mani dei golpisti, ma gli assassini della tripla A, l'Alianza Anticomunista Argentina, sono già in azione. Sono stati loro a sequestrare Hernan, che di politica non si interessava, quello in testa aveva solo lo studio, le ragazze e il rugby. Ma lo scambiano per suo fratello, che era impegnato nella sinistra peronista, quando si rendono conto di aver preso la persona sbagliata, a Hernan lo uccidono lo stesso. I suoi compagni sono in campo, i piedi piantati per terra e il dolore piantato negli occhi. Quando l'arbitro fischia la fine del minuto di raccoglimento, restano immobili. Il silenzio offerto al compagno trucidato diventa una sfida. Dura dieci interminabili minuti. A vent'anni ti credi ancora invulnerabile. "Mica possono ammazzarci tutti!". Si, possono, ragazzi del La Plata. Vi ammazzano tutti, su diciassette giocatori ne sopravviverà solo uno, Raul Barandiarán. Diciassette vittime fra le 30.000 o 40.000 persone torturate, uccise, fatte sparire durante i cinque anni del regime militare di Videla in Argentina.

13 Apr 2022