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Radio3 Scienza Vecchi e nuovi virus

Radio3 Scienza

Vecchi e nuovi virus

I numeri dell'infezione da virus West Nile continuano a salire in Italia, specie in Veneto, la regione più colpita. Più di 70 i contagi dell'ultima settimana, che portano a oltre 300 i casi che si sono registrati dall'inizio di giugno. 15 finora i decessi: un valore elevato se si pensa che l'80% delle persone che si infettano sono asintomatiche, che quasi il 20% sviluppa una sindrome influenzale, e che solo in una piccolissima percentuale il virus si mostra particolarmente aggressivo, colpendo soprattutto a livello neurologico, molto più che in anni precedenti. Quali misure le autorità sanitarie stanno adottando per arginare la diffusione di questo virus? Come ci si può difendere a livello individuale? Come distinguere questa infezione da altre sintomatologicamente simili? Risponde Claudio Mastroianni, docente di malattie infettive all'Università la Sapienza di Roma, direttore dell'Unità operativa complessa di malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, e presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Sars-CoV-2, vaiolo delle scimmie, West-Nile, virus Usutu, e poi ancora il Langya virus, appena trovato in Cina: nuovi spillover, nuove epidemie e pandemie sono tra le conseguenze della crisi climatica. In che modo sono collegati questi fenomeni? E come possiamo porre rimedio? Ne parliamo con Giulia Wegner, ricercatrice socio-ambientale presso WildCRU - Wildlife Conservation Research Unit all'Università di Oxford. Al microfono Francesca Buoninconti

26 Ago 2022