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Radio3 Mondo 7. Sulla libertà vigilata

Radio3 Mondo

7. Sulla libertà vigilata

La prigione è un'aggressione al proprio io. Dall'insistere nel farti indossare un'uniforme al controllo assoluto di dettagli come capelli e barba, fino all'assunto che qualsiasi cosa sia proibita per principio. Così ogni cosa in più viene considerata dal funzionario come una grande concessione. Ma il prigioniero politico è diverso. E questa differenza è sia una maledizione sia una benedizione. Perché la prigione, ovviamente, non cancella l'io politico. Quanto è facile per i compagni persuaderti,convincerti, che questa è una vittoria. Ma cosa ci faccio con un io politico strappato dal suo normale contesto corporeo/fisico e umano? Come faccio a vivere in quanto simbolo, per quanto iconico possa essere (letteralmente: per quanto alto possa essere il mio status) Faccio le mie apparizioni come un fantasma, ma non divento mai corporeo. Mi muovo nel vostro tempo ma sono sospeso nel passato. Ero Alaa Seif, Alaa Abd el-Fattah era il ruolo che interpretavo nella sfera pubblica. Ora... non lo so più. Note: La mattina del 31 marzo, Alaa esce dalla sua prima notte di "libertà vigilata". Dopo aver scontato cinque anni di carcere, ed è condannato a trascorrere tutte le notti nella stazione della polizia locale per ulteriori cinque anni. Poco dopo Alaa verrà di nuovo accusato di spargere notizie false, con accuse fabbricate, ed entrerà di nuovo in prigione. Verrà condannato ad altri 5 anni di detenzione.

15 Nov 2022