Vai al contenuto principale

Radio3 Mondo 1. Ritratto dell'attivista fuori dalla sua prigione - prima parte

Radio3 Mondo

1. Ritratto dell'attivista fuori dalla sua prigione - prima parte

Ci siamo confrontati con la realtà, abbiamo cercato di cambiarla e influenzarla, di anticiparla e contribuire a plasmarla. Ovviamente eravamo una delle parti in gioco più deboli, ma c'eravamo. (...) Dopo un decennio di rabbia e di sogni, di lavoro e di studio, di tentativi di riforma e di adattamento a un'esistenza ai margini, di sperimentazioni, richieste e opposizioni, siamo arrivati tutti alla stessa convinzione: che il mondo intero era in crisi e sulla buona strada per un importante cambiamento e che, a meno che non fossimo stati in grado di affrontare le sfide attuali, le nostre società sarebbero state schiacciate. Da questa osservazione siamo arrivati a una conclusione inevitabile: il regime al potere e le sue istituzioni rappresentavano un ostacolo enorme alla possibilità di rinnovamento della società e modernizzare le sue istituzioni per rendere capaci di rispondere alle future sfide. Per questo la rivoluzione non ci ha colti di sorpresa, perché l'avevamo auspicata. Né siamo rimasti sorpresi quando ha ispirato movimenti di protesta in Europa e negli Stati Uniti. Noi non ci eravamo forse ispirati alle proteste di Seattle e di Genova? Non abbiamo protestato insieme contro la guerra in Iraq? Note: Scritto nel carcere di Tora, Pubblicato nel marzo 2017 nella piattaforma egiziana indipendente Mada Masr.

15 Nov 2022