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Radio3 Mondo 2. Ritratto dell'attivista fuori dalla sua prigione - seconda parte

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2. Ritratto dell'attivista fuori dalla sua prigione - seconda parte

Schierarsi con il più forte è generalmente improduttivo. Ai potenti servi solo per fare propaganda. I deboli, d'altra parte, spesso causano tanti problemi quanti ne subiscono. I loro argomenti e discorsi sono spesso fragili quanto il loro ruolo nella società (...) Schierarsi dalla loro parte, quindi, anche solo per condurre un esperimento, potrebbe convergere in una riflessione, un'indagine, un'analisi e un'immaginazione più profonde. Siamo stati, e poi siamo stati sconfitti, e il significato è stato sconfitto con noi. Ma non siamo ancora morti, e anche il significato non è stato ucciso. Forse la nostra sconfitta era inevitabile, ma il caos che sta investendo il mondo darà vita, prima o poi, a un mondo nuovo, un mondo che, ovviamente, sarà governato dai vincitori. Nessuno potrà ostacolare i potenti, né riuscirà a definire i margini di libertà e giustizia, né potrà fissare gli spazi di bellezza e la possibilità di una vita comune tranne i deboli, che insistono sul fatto che il significato dovrebbe prevalere, anche dopo la sconfitta. Note: Scritto nel carcere di Tora, Pubblicato il 27 marzo 2017 nella piattaforma egiziana indipendente Mada Masr.

15 Nov 2022