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Qui comincia Dorothy Parker, "Veleni & champagne. Poesie dell'età del jazz (1926-1931)" (De Piante)

Qui comincia

Dorothy Parker, "Veleni & champagne. Poesie dell'età del jazz (1926-1931)" (De Piante)

Con Francesco Mandica. Scelte musicali e regia di Federico Vizzaccaro | Dorothy Parker, "Veleni & champagne. Poesie dell'età del jazz (1926-1931)", a cura di Silvio Raffo (De Piante) | Intrigante, esagitata, acutissima, Dorothy Parker (1893-1967) è stata l'autentica protagonista dei "Roaring Twenties". Cominciò su "Vanity Fair", fu la firma più sprezzante e temuta del "New Yorker", il suo humour nero, eleganza barricata nel cinismo, non risparmiava nessuno. Fece moda, fece scuola, Dorothy Parker, "Dot" per tutti: la prima raccolta di versi, Enough Rope, superò le 47mila copie vendute. Scrisse per Hollywood, ottenendo due candidature all'Oscar; in un film di culto di qualche anno fa, Ragazze interrotte, Angelina Jolie recita una delle poesie di culto di "Dot": "I rasoi fanno male; i fiumi sono freddi/ l'acido lascia tracce; le droghe danno i crampi/ le pistole sono illegali; i cappi cedono/ il gas ha un odore nauseabondo. Tanto vale vivere". Fu un'icona. Scontrosa.

04 Dic 2022