
Qui comincia Miguel De Unamuno, "Abel Sánchez" (Cencellada)
Miguel De Unamuno, "Abel Sánchez" (Cencellada)
Con Attilio Scarpellini. Scelte musicali di Federico Vizzaccaro. Regia di Francesco Mandica | Miguel De Unamuno, "Abel Sánchez", trad. di Sara Papini (Cencellada) | «Abel Sánchez e Joaquín Monegro non ricordavano il momento in cui si erano conosciuti. Si frequentavano dalla culla, da prima ancora dell'infanzia, poiché già le loro balie si incontravano e li facevano incontrare quando nemmeno sapevano parlare. Ognuno di loro imparò a conoscere se stesso conoscendo l'altro. Così vissero e insieme divennero amici quasi dalla nascita o, meglio, fratelli di latte». La semente dell'invidia che Joaquín sente verso Abel si pianta da piccoli, dal buon rapporto di Abel con i suoi compagni e professori, che Joaquín intende come immeritato e ingiusto, e dalla comparazione con se stesso in maniera ossessiva. Quando sono giovani, Abel sposa Helena, cugina di Joaquín della quale afferma essere innamorato, e questo fatto serve da pretesto per dedicare tutta la sua vita all'odio e alla gelosia. Definita dall'autore come la sua opera più tragica, Unamuno rivisita il mito biblico di Caino e Abele.
09 Giu 2023