
Non aprite i cassetti del potere. Mani pulite e lo scandalo delle tangenti 7. La ribellione della magistratura
7. La ribellione della magistratura
La classe politica al governo negli anni 1993-1994 sembra paralizzata dai provvedimenti dei giudici e cerca una soluzione politica alla faccenda, varando due decreti-legge: si tratta del decreto Conso (1993) che depenalizza il finanziamento illecito dei partiti, e del decreto Biondi (1994) che impedisce la custodia cautelare degli indagati in Mani pulite. Anche grazie alla presa di posizione dell'opinione pubblica nei confronti di questi provvedimenti, il primo non sarà promulgato dal Presidente della Repubblica (e non entrerà in vigore) e l'ultimo sarà revocato. Eppure, di lì a poco qualcosa inizia a cambiare: la gente smette di sostenere il lavoro dei magistrati man mano che essi incominciano a indagare in fenomeni di corruzione che coinvolgono la gente comune. Ed è allora che Di Pietro, coinvolto in una ispezione ministeriale, lascia il pool. Da un'idea di Gherardo Colombo e Danco Singer. Un podcast prodotto da Frame – Festival della Comunicazione per Rai Play Sound. I testi e la voce principale sono di Gherardo Colombo. La supervisione editoriale e i testi della seconda voce sono di Silvia Di Pietro e Veronica Scazzosi. La seconda voce è di Manfredi Mo. La ricerca redazionale è di Federica Cimminiello. La post-produzione e il sound design sono di Diego Minach. La consulenza storica è di Marcello Flores. Si ringrazia Peter Gomez per il contributo in questa puntata.
20 Nov 2023