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Con pifferi e tamburi. Il mondo pianistico di Béla Bartók

Radio3 Suite - Magazine

Con pifferi e tamburi. Il mondo pianistico di Béla Bartók

Nell'arco di cinque puntate, lo scrittore e musicologo Enzo Restagno racconta lo sviluppo della produzione di Bartók per il pianoforte, che ha accompagnato come un fil rouge la sua intera vita artistica, sia come autore che come interprete. Bartók, infatti, nasce come pianista, allievo di un allievo di Liszt, ed è diventato molto presto, giovanissimo, docente di pianoforte all'Accademia di Budapest. Ha continuato a insegnare e a esibirsi fino agli ultimi anni della sua vita, emigrato negli Stati Uniti, occupandosi anche di pubblicare come revisore edizioni moderne di musica per tastiera di autori classici e antichi. Il pianoforte occupa un posto privilegiato nella sua musica, sia come strumento solo che con l'orchestra, seguendo in pratica tutte le fasi della sua vita creativa, e in particolare nei momenti in cui Bartók sentiva la necessità d'imboccare una nuova direzione. Al pianoforte sono affidate alcune delle composizioni più idiomatiche del suo linguaggio, come l'Allegro barbaro o i grandi lavori del 1926, in un processo di trasformazione dell'idea stessa di suono che ha segnato la storia del pianoforte nel Novecento. "Con pifferi e tamburi. Il mondo pianistico di Béla Bartók" con Oreste Bossini ed Enzo Restagno.

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