
Tre soldi Franco Quadri e la Patafisica
Franco Quadri e la Patafisica
L'acuta osservazione del particolare e dell'eccezione, è stata, nella polivalente attività di Franco Quadri, la principale ispirazione. Una ispirazione, che lo ha portato ben oltre la sua attività di giornalista e di critico. In effetti Quadri è stato un instancabile agitatore teatrale. La parola, la scrittura, l'osservazione di un Teatro inteso come veicolo della "scienza delle soluzioni immaginarie" (ovvero la Patafisica di Alfred Jarry), hanno fatto in modo che le avanguardie culturali sommerse e parallele, trovassero il loro spazio e il loro tempo, già a partire dalla metà degli anni sessanta, proprio in occasione dello storico incontro di Ivrea del 1967. In questo documentario la narrazione si muove dinamicamente per raccontare la figura di un uomo che amava il Teatro, che entrava all'interno dei processi di creazione, che si confrontava con le figure che stavano scuotendo radicalmente le arti performative in Italia e nel mondo, e che ha potuto agire - non senza difficoltà - opponendosi elegantemente alle paludose realtà politiche, che hanno governato il nostro paese. La narrazione, oscillando tra testimonianze storiche e citazioni teatrali, rimanda all'ironia e alla qualità dell'assurdo, tipiche di Jarry, e intende restituire l'immagine di un editore, saggista, redattore, padre del premio Ubu e del Patalogo, ma soprattutto, di un mediatore culturale di altissimo livello. Un audiodocumentario di Carla Fioravanti.