
Suona l'una Haydn: l'avventura musicale di uno spirito libero
Haydn: l'avventura musicale di uno spirito libero
A 290 anni dalla nascita di Franz Joseph Haydn, un ciclo di cinque puntate ideate e condotte da Anna Rastelli, a cura di Federico Vizzaccaro. Protagonista di un'esistenza straordinaria, Joseph Haydn è un modello di vitalità, un uomo generoso e pieno di humor. È facile avere simpatia per lui ragazzino, quando taglia il codino ad un compagno del coro e si fa espellere dalla Cattedrale di Santo Stefano a Vienna, oppure si fa punire dall'imperatrice Maria Teresa, perché scorrazza sui ponteggi del castello di Schönbrunn. Adolescente lo troviamo a suonare serenate notturne per le strade di Vienna, composte da lui. Più tardi il suo talento di ragazzo di strada lo aiuterà a farsi rispettare nelle liti tra musicisti e cantanti quando dirige il teatro di Esterháza. Capace di riconoscere immediatamente e sostenere il genio di Mozart, Haydn è uomo del popolo, nato contadino, in una zona poverissima della profonda Ungheria. Senza figli ma amante dei giovani e capace in tarda età di passare ore a giocare a carte con la servitù. È il compositore che ha portato la Sinfonia e il Quartetto alle soglie della modernità, sottraendole all'espressività convenzionale del Settecento, mentre le sue opere, al contrario, sono composte e pensate per il pubblico aristocratico del teatro di Esterháza. Non si sottrae a nessuna proposta musicale che gli venga offerta, salvo quella di scrivere un'opera per il teatro di Praga, perché, dice, non c'è nessuno che possa competere con Mozart in materia di teatro. Accolto a Londra come una star vi trascorse, sessantenne, uno dei periodi più felici della sua vita, al ritorno si scoprì capace di un'energia che non aveva previsto e divenne compositore di oratori, il più amato La Creazione. Aveva avuto in dono qualità musicali straordinarie, che avrebbero potuto ma non lo resero mai superbo, La Creazione fu l'ultimo atto di riconoscenza verso chi gli aveva dato quelle doti.