
Tre soldi Partire. Restare. Tornare
Partire. Restare. Tornare
"Partire. Restare. Tornare - Un viaggio di sola andata nei primi 20 anni del nuovo millennio" di Marina Lalovic | "Nessuno può immaginare che cosa significhi nascere e vivere al confine fra due mondi, conoscerli e comprenderli ambedue e non poter fare nulla per riavvicinarli, amarli entrambi e oscillare fra l'uno e l'altro per tutta la vita, avere due patrie e non averne nessuna, essere di casa ovunque e rimanere estraneo a tutti, in una parola, vivere crocifisso ed essere carnefice e vittima allo stesso tempo." (Ivo Andric, Racconti di Bosnia). I primi 20 anni del nuovo millennio li ho vissuti in Italia. Ho compiuto quello che si chiama "giro di boa" dell'esistenza: metà della vita vissuta nel mio paese d'origine, la allora ex Jugoslavia, e metà vissuta qui, in Italia. Sono nata nel 1981, un anno dopo la morte di Tito, il presidente della Repubblica Federale Socialista Jugoslava, giusto in tempo per far parte dell'ultima generazione dei pionieri del maresciallo jugoslavo. La mia è anche la generazione del 2000. Ho finito il liceo subito dopo il bombardamento della NATO su Belgrado nel '99. A 20 anni di distanza mi chiedo: che cosa mi sono lasciata alle spalle, cosa mi sono persa, cosa ho tradito con la mia partenza, a cosa ho contribuito in questi 20 anni? C'è una sola appartenenza che conti? Questa è la storia di una partenza avvenuta 20 anni fa ma anche di un ritorno in una regione a 20 anni dalla fine della guerra. Un paese da dove le persone continuano ad andarsene. Il lavoro è stato realizzato durante la fellowship promossa dall'Istituto di Scienze Umane di Vienna e Erste Foundation.