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Suona l'una Ponti di note

Suona l'una

Ponti di note

"Ponti di note. Andirivieni musicali tra l'Europa e le Americhe" con Guido Zaccagnini - Nel 1921, a Mar del Plata, in Argentina, nasceva Astor Piazzolla, il cui nome, un tempo legato al tango e al suo nuovo modo d'intenderlo, figura ormai nel catalogo dei compositori classici: niente di più normale è trovare oggi, in uno stesso programma concertistico, sue opere accanto a titoli di Vivaldi, o Bartók, o altri che sia. Nel 1971, a New York moriva Igor Stravinskij, figura che come poche altre ha svolto un ruolo decisivo nelle vicende della musica occidentale del XX secolo. Piazzolla e Stravinskij, così come moltissimi altri, accomunati nell'aver contribuito, in diversa misura, a gettare un ponte musicale tra le sponde dell'Atlantico: anzi, diversi ponti, tra America del Nord, Caraibi, Sud-America ed Europa. È una storia che, dopo un processo durato per quasi due secoli, approda a un corto circuito di straordinaria portata, le cui conseguenze si sono protratte sino ai nostri giorni. Tra i frutti di quei ponti transoceanici, alcuni esempi, tra i mille possibili: "Las cuatro estaciones porteñas" di Piazzolla, le "Jazz Suites" di Šostakovič, le "Bachianas Brasileiras" di Villa-Lobos, il "Ragtime" di Stravinskij, il "Concerto in Fa" di Gershwin, "Golliwog's Cakewalk" di Debussy, "Sinfonia" di Berio, "Blue Rondo a la Turk" di Dave Brubeck, "El salòn Mexico" di Copland, "Humoresque" di Art Tatum, "Variations on America" di Ives, il "Quartetto americano" di Dvořák… Da qui, la proposta di un programma che – tenendo a mente gli anniversari di Piazzolla e Stravinskij e arrivando a indagare la situazione odierna – percorra la storia dei rapporti musicali tra l'America e il Vecchio Mondo.

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