Una fotografia in bianco e nero, dai toni seppia, ritrae un giovane uomo che passeggia lungo il muro di un palazzo, forse in corso Vannucci, a Perugia, sul finire degli anni '20.
"Trovato turbante poeta. Rimando arrivo di un giorno" queste le parole che Umberto Saba telegrafa a Eugenio Montale dopo l'incontro, a Roma, con Sandro Penna.
Io vivere vorrei addormentato / entro il dolce rumore della vita | Sandro Penna scrive i suoi versi forse più noti e citati, i versi che chiudono il suo primo libro, a Milano, nel 1938.
Felice chi è diverso Essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso Essendo egli comune. A marzo del 1950 viene pubblicato il nuovo libro di Sandro Penna, il titolo è Appunti e comprende 37 poesie e si apre con questi versi, forse tra i suoi più famosi, Felice chi è diverso.
"Indifeso fervore. Brilla sul ciglio Lungo del popolano il varietà. Ognuno è nel suo cuore un immortale" Questa poesia è stata pubblicata nel 1941 su una rivista.