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Le meraviglie Sicilia

Le meraviglie

Sicilia

I luoghi meravigliosi della Sicilia raccontati a Radio3 da scrittori, poeti, studiosi e artisti. Ascolta "Le meraviglie" di Radio3 in podcast >>

Episodi

27 Feb 2017

Catacombe dei Cappuccini a Palermo raccontate da Giorgio Vasta

Lo scrittore Giorgio Vasta ci racconta le Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Camminando tra le tombe e i corpi mummificati è lo stupore a vincere sul senso del macabro. Le Catacombe se da un lato illustrano la relazione tra la città di Palermo e la morte, dall'altro sono un luogo liminare che "mette alla prova la tenuta del linguaggio".
21 Gen 2017

Charleston di Mondello raccontato da Giorgio Vasta

Con lo scrittore palermitano Giorgio Vasta passeggiamo per la spiaggia di Mondello deserta in una tarda mattinata invernale. Sulla spiaggia poche persone e la narrazione si snoda intorno ad una delle massime espressioni  del Liberty Siciliano: l'antico stabilimento balneare di Mondello comunemente chiamato Charleston. La storia della Marina di Mondello inizia quando Francesco Lanza Spinelli di Scalea intorno alla seconda metà dell'800 decise di promuovere la Bonifica della laguna Mondello . Nei primi del '900 sarà poi l'ingegnere milanese Luigi Scaglia ad intuire il grande potenziale di questa Baia a pochi chilometri da Palermo una spiaggia incantevole al pari di quelle della Costa Azzurra. La storia e il destino di Mondello prendono forma quando entra in scena nel 1906: la  Tramways de Palerme Societé Anonyme  sarà questa società  Italo-Belga ad affidare all'architetto  Rudolph Stualker la costruzione  dello stabilimento Balneare. Mondello fa parte del Comune di Palermo ed è il luogo di villeggiatura dei palermitani  il cui vissuto, ci racconta Giorgio Vasta, estate per estate, si rispecchia in queste acque.
20 Ott 2019

Isola di Stromboli raccontata da Patrizia Zappa Mulas

L'Isola di Stromboli con il suo Vulcano sempre attivo e la sua natura rigogliosa e prorompente è un luogo meraviglioso dove i sensi si accendono e il pensiero si confonde e questo è un viaggio attraverso la memoria e i sensi in cui la voce di Patrizia Zappa Mulas, attrice, scrittrice e assidua frequentatrice dell'isola siciliana, si mescola con il canto degli uccelli e le note di Giovanni Sollima. Patrizia Zappa Mulas, attrice e scrittrice, ha debuttato da bambina alla Scala di Milano nello Schiaccianoci di Rudolf Nureyev. Dal 1978 ha lavorato con tutti i più grandi registi italiani del teatro di prosa. Laureata in estetica, ha scritto per il teatro e ha pubblicato quattro romanzi. L'orgogliosa ( La Tartaruga 1998) segna il suo esordio nel 1998 e il suo ultimo romanzo è: il Talento della vittima (SEM Libri, 2019). Milanese di nascita e di formazione, oggi Patrizia Zappa Mulas vive a Roma ma, dal 2014, trascorre lunghi periodi sull'isola di Stromboli.
01 Feb 2020

Laboratorio del Teatro Figli d'arte Cuticchio a Palermo raccontato da Giacomo Cuticchio

Con il puparo Giacomo Cuticchio scopriamo nel cuore di Palermo, il laboratorio del Teatro dei pupi che è un locale attrezzato, indispensabile alla costruzione dei pupi, alla pittura dei fondali, dei cartelloni, dei costumi, che si trova proprio di fronte al Teatro, in Via Bara all'Olivella 48. il Teatro dell'Opera dei Pupi, aperto nel 1973 da Mimmo Cuticchio, padre di Giacomo e cantastorie puparo di fama internazionale, nel 2001 è stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale da tutelare. Nel laboratorio teatrale, luogo vivo e aperto al pubblico così come il Teatro, facciamo con Giacomo Cuticchio un viaggio davvero unico dentro la storia e le gesta dei Pupi e la magia degli strumenti del mestiere: ascolteremo dal vivo gli effetti speciali creati dalle macchine sceniche che simulano la pioggia con le lenticchie e ricreano il vento con la tela di iuta e i meravigliosi suoni dei piani a cilindro, capaci di produrre una varietà incredibile di melodie e sonate. Giacomo Cuticchio (Palermo nel 1982) è compositore, pianista ed erede di una delle più robuste e vitali tradizioni teatrali siciliane. Figlio e nipote di maestri pupari, la sua formazione d'artista ha avuto luogo tra sogni cavallereschi, senni smarriti e avventurosamente recuperati, battaglie, passioni e paradigmi etici, nella cornice di estremo rigore e attenzione che caratterizza l'attività teatrale di famiglia.
10 Feb 2018

Oratori di Giacomo Serpotta a Palermo raccontati da Giorgio Vasta

Giacomo Serpotta, con le sue sculture mette in scena l'eterno presente della realtà palermitana, è lo scrittore Giorgio Vasta a farci viaggiare tra le pieghe del fantasmagorico barocco siciliano che incontriamo nel Rosario di San Domenico e di Santa Cita. I putti di gesso che ci guardano sospesi dalle pareti sembrano, con il loro vitalismo bacchico, con il loro profondo scetticismo dialogare con la contemporaneità. Giorgio Vasta è autore del romanzo Il tempo materiale (minimum fax, 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra), Absolutely Nothing (2017), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi,2012), ha collaborato al volume di Mario Schifano, America 1970.
12 Mag 2019

Parco Botanico di Giarre raccontato da Pablo Georgieff

Il Parco Botanico di Giarre è una piattaforma dove diversi architetti, paesaggisti e artisti (come Emilio Isgrò) si confrontano sui temi del giardino e della sostenibilità. Pablo Georgieff, argentino di base a Parigi, ci parla della sua esperienza in questo luogo alle pendici dell'Etna. Pablo Georgieff ha recentemente pubblicato un testo sul divenire giardinieri come cura del giardino planetario e di se: Poetica della zappa. L'arte collettiva di coltivare giardini (Derive e Approdi 2018)
19 Ott 2019

Piazza Marina a Palermo raccontata da Giorgio Vasta

Una delle piante più grandi d'Europa si trova a Palermo a Piazza Marina: è il Ficus Macrophylla e per la sua maestosa presenza si tratta di "un vero e proprio luogo" ci dice lo scrittore palermitano Giorgio Vasta. Vasta ci introduce alle numerose suggestioni letterarie e cinematografiche di Piazza Marina dove si trova l'albero che rappresenta un autentico monumento alla città di Palermo. Giorgio Vasta (Palermo, 1970) ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Inghilterra e Grecia, selezionato al Premio Strega 2009, finalista al Premio Dessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus), Spaesamento (Laterza 2010), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Con Emma Dante, e con la collaborazione di Licia Eminenti, ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013). Collabora con la Repubblica, Il Venerdì, il Sole 24 Ore e il manifesto, e scrive sul blog letterario minima&moralia. Il suo ultimo libro è Absolutely Nothing. Storie e sparizioni nei deserti americani (Humboldt/Quodlibet 2016).
27 Giu 2020

Quartiere Matteotti a Palermo raccontato da Giorgio Vasta

Il Quartiere Matteotti si chiamava in origine "Littorio" e venne costruito nel 1927 sulle regole delle città giardino. Giorgio Vasta ci fa conoscere questo luogo, dove gli edifici hanno massimo tre piani e sono inspiegabilmente invisibili alla popolazione palermitana. Attraversiamo un esedra per entrare in una zona abitata da fantasmi intenti ad ascoltare radio d'epoca. Questo quartiere metafora ha il suo epicentro in Piazza Edison con il suo misterioso pozzo quadrangolare che ha sempre ossessionato Giorgio Vasta che qui ci coinvolge con un racconto avvincente tra fantasmagoria e descrizione fotografica
03 Nov 2019

Santuario della Madonna di Porto Salvo a Lampedusa raccontato da Antonio Taranto

Da millenni sull'Isola di Lampedusa in alcune grotte naturali che guardano a sud, vive il sacro. Antonio Taranto promotore dell'associazione culturale archivio storico di Lampedusa, ci racconta diverse fasi storiche di un angolo dell'isola ricco di verde e di incredibili leggende: il Santuario della Madonna di Porto Salvo . Di Antonio Taranto ricordiamo: "Breve storia di Lampedusa", Napoli, 2016
15 Dic 2018

Statua dell'Elefante a Catania raccontata da Massimo Maugeri

Massimo Maugeri scrittore e giornalista catanese descrive la Statua dell'elefante nel suo contesto: la centralissima Piazza del Duomo. L'elefante magnetico ed enigmatico, con lo sguardo rivolto alla cattedrale di Sant'Agata è comunemente chiamato "U Liotru". L'architetto che ha disegnato questo iconico segno della città Catania era Giovanni Battista Vaccarini, ispirato dall'obelisco di Gian Lorenzo Bernini a Piazza della Minerva a Roma. La statua dell'elefante, ricorda Maugeri, è circondata da un alone leggendario infatti sembra che il nome "Liotru" sia una storpiatura di Eliòdoro un mago che "eccitava alle risa il popolo" e che poteva muoversi in volo tra Catania e Costantinopoli. Le origini della statua stessa al di là delle leggende sono ad oggi incerte, ma comunque è il simbolo della città amato da tutti i catanesi. Massimo Maugeri, scrittore siciliano, collabora con le pagine culturali di magazine e quotidiani. Ha ideato e gestisce il blog Letteratitudine. Nel marzo del 2013, per le edizioni E/O, esce il romanzo: "Trinacria Park" (Premio Vittorini 2013 – finalista Premio Letterario Minerva "Letteratura di impegno civile" 2013 – Selezione "Premio dei Lettori" di Lucca 2013-2014). Nel maggio 2018 esce il romanzo "Cetti Curfino" (La nave di Teseo) già giunto alla terza edizione (finalista al Premio Chianti 2019).
05 Mar 2017

Stretto di Messina raccontato da Nadia Terranova

Nadia Terranova, scrittrice messinese Nadia Terranova, ci porta sullo stretto. Dalla contrada di Terranova nel centro di Messina raggiungiamo lo Stretto. Passando per il Rione delle Case Basse della località Paradiso, Nadia Terranova recita una poesia della poetessa messinese Maria Costa in un Bar famoso per le granite. Ci fermiamo poi a Torre Faro di fronte al Centro Culturale della Fondazione Horcynus Orca. Sulla spiaggia vediamo i vortici d'acqua provocati dall'incontro tra i due mari: lo Ionio e il Tirreno. Nadia Terranova racconta ed intreccia vicende che attraversano secoli della storia della città di Messina dal terremoto del 1908 ad oggi, attraversando i miti di Omero e quello di Colapesce.
11 Gen 2020

Teatro del Sole a Palermo raccontato da Giorgio Vasta

Il racconto di Giorgio Vasta inizia da Via Messina Marine all'altezza del mitico fiume Oreto è da li che ci muoviamo verso Acqua dei Corsari dove nel 2009 venne costruito il Teatro del Sole. Tra i resti e le rovine di una fantasmagorica Palermo industriale con le sue ciminiere spente si staglia un anfiteatro dall'aspetto antico. Questo avrebbe dovuto essere il fulcro del parco antimafia dedicato all'imprenditore Libero Grasso ucciso nel 1991. Nonostante molte iniziative, dopo più di dieci anni rimane solo lo scheletro di un progetto che ha lasciato un interessante segno sul paesaggio. Vasta è scrittore e sceneggiatore palermitano il suo primo romanzo, "Il tempo materiale", pubblicato da Minimum Fax nel 2008, è stato tradotto in undici paesi e ha vinto in Francia il Prix Ulysses e candidato al Premio Strega 2009; collabora con diverse testate nazionali come La Repubblica, Il Sole 24 Ore e Il Manifesto. Inoltre, insegna in diverse scuole tra cui Holden School e lo IED a Torino. Nel 2014 è stato Italian Affiliated Fellow in Letteratura all'American Academy in Rome. Con Emma Dante, e con la collaborazione di Licia Eminenti, ha scritto la sceneggiatura del film "Via Castellana Bandiera" (2013), in concorso alle 70° Mostra del cinema di Venezia. Il suo ultimo libro è "Assolutamente nulla. Storie e sparizioni nei deserti americani" (2016) con Ramak Fazel A Manifesta 12 nel 2018 ha presentato City Scripts, un'opera fatta di Storytelling e laboratori di scrittura creativa.
30 Nov 2019

Teatro Politeama Garibaldi di Palermo raccontato da Dario Oliveri

Nel cuore di Palermo, il Teatro Politeama Garibaldi è la prima meraviglia che i viaggiatori provenienti dal porto incontrano nella città. Scopriamo e percorriamo questo edificio ideato da Giuseppe Damiani Almeyda come teatro popolare adibito a spettacoli diversi nella seconda metà dell'Ottocento, con il musicologo Dario Oliveri. Dario Oliveri (Palermo, 1963) ha studiato al Conservatorio "Vincenzo Bellini" e all'Università di Palermo, dove insegna attualmente Storia della Musica Moderna e Contemporanea. E' stato per quasi vent'anni Direttore artistico dell'Associazione Siciliana Amici della Musica ed è oggi il curatore dei progetti musicali del Festival delle Letterature Migranti. La sue ricerche musicologiche riguardano soprattutto il destino della musica europea durante gli anni del nazismo.