Astropolitica -

Un racconto avvincente tra politica internazionale e corsa allo spazio, dalla guerra fredda ai giorni nostri. La nuova corsa allo spazio rappresenta una gigantesca occasione per l'umanità di avanzare nella ricerca scientifica. Le rivalità nel settore non sono solo appannaggio della (fu) Guerra Fredda. Oggi più che mai controllare ciò che avviene nei cieli significa avere il primato su questioni strategiche a partire dal controllo dei satelliti, attraverso i quali confluiscono i dati e le informazioni che costituiscono l'impalcatura economica del mondo. Dalle comunicazioni all'intelligence, dal posizionamento con i sistemi di Gps, alle operazioni militari. Un podcast di Eva Giovannini. Sound Designer Simone Colaiacomo.

Episodi

1. Cosa resta della guerra fredda

A cinquant'anni dallo storico discorso con il quale J.F.Kennedy annunciò la "corsa allo spazio", oggi lo scontro in orbita tra grandi potenze è tornato protagonista. Cosa ha rappresentato la guerra fredda e soprattutto: è davvero finita? L'URSS si è dissolta, ma le ambizioni spaziali della Russia sono sempre più esplicite. E gli Stati Uniti, dopo aver piantato la prima bandiera sulla Luna, non vogliono perdere il primato industriale e strategico nei cieli. Contributi audio del giornalista Francesco Costa (Il Post) e dell'analista Marta Dassù (Aspen Institute). Autrice: Eva Giovannini Sound Designer: Simone Colaiacomo

2. America vs Cina: lo spettro di una guerra spaziale

"Space Force" contro "Via della Seta Spaziale". L'Esercito Spaziale Americano e il dichiarato "sogno aerospaziale" cinese si contrappongono e rendono i nostri cieli sempre meno sicuri. Tra le due superpotenze non è solo una questione di soft power, di guerra di propaganda: quello in atto è un vero e proprio conflitto che va dal controllo dei satelliti, allo sfruttamento di materie prime sulla Luna, dal dominio sui "dati" alla colonizzazione di Marte. Contributi audio di Francesco Sisci (Renmin University of China), Benedetta Berti (Nato Policy Planning Chief), Simone Pieranni (giornalista, autore di "La Nuova Cina") e Giorgio Cuscito (Limes). Autrice: Eva Giovannini Sound Designer: Simone Colaiacomo

3. C'è spazio per l'Europa (e l'Italia) nello spazio?

Se ci fosse davvero una guerra spaziale tra grandi potenze, che ruolo dovrebbe avere l'Europa? E l'Italia, che partita gioca? Il Vecchio continente non può correre il rischio di fare il vaso di coccio tra due vasi di ferro (Usa e Cina). Ma con quante voci parla l'Europa in tema spaziale? Esa, Euspa, Defis (Direzione generale per la difesa e l'industria nello Spazio) a cui si aggiungono tutte le Agenzie Spaziali nazionali. Il rischio di competizione interna è troppo altro e la mancanza di visione strategica potrebbe costarci molto cara. Eppure, solo l'Italia, investe più di 4 miliardi di euro nella space economy, e ogni euro investito nello spazio ne genera dai 3 ai 7 di ritorno. La filiera industriale non ci manca, ma la politica ne è consapevole?

4. Le ragazze dello spazio

Da quando il primo uomo è stato lanciato nello spazio, nel 1961, sono stati 522 gli esseri umani che hanno ripetuto l'impresa, ma solo 65 erano donne. Alla vigilia della missione che porterà la prima Comandante europea sulla Stazione Spaziale Internazionale, Samantha Cristoforetti, questo episodio racconta le difficoltà e i successi delle astronaute, ma anche delle ricercatrici che hanno contribuito alla scoperta del Cosmo. Attraverso tre guide d'eccezione, tre astrofisiche di generazioni diverse – Amalia Ercoli Finzi, Ersilia Vaudo e Daria Guidetti – Eva Giovannini ripercorre le principali tappe di un viaggio attraverso gli stereotipi di genere e i pregiudizi che ancor oggi resistono nell'educazione delle bambine.

5. Come in terra così in cielo, la guerra di Putin e le conseguenze nello spazio

Dopo tre decenni di collaborazione spaziale tra i grandi nemici della guerra fredda - Stati Uniti e Russia - le relazioni si sono bruscamente interrotte. Il capo di Roscosmos, l'Agenzia Spaziale Russa, minaccia su Twitter di far cadere la Stazione Spaziale Internazionale; Mosca improvvisamente sottrae i suoi vettori Sojuz dal mercato occidentale; il progetto ExoMars viene repentinamente bloccato. Per non parlare dell'inedito attivismo dei privati nel conflitto: Elon Musk ha messo a disposizione dell'Ucraina la sua rete satellitare Starlink, oltre ad aver promesso di finanziare i suoi dipendenti disposti a combattere nell'esercito di Kiev . Sono solo alcune delle ripercussioni della guerra di Terra sullo Spazio, ed è difficile prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi. Una cosa è certa: niente sarà più come prima, né in Terra, né in Cielo.