Tracce - Il cammino nelle Terre mutate -

Per questa nuova serie abbiamo compiuto un viaggio a piedi che non ha precedenti nella storia del turismo italiano: è il primo cammino solidale in Europa, quello nelle Terre Mutate. Un percorso che nell'azione del camminare si propone di ricucire i lembi di terra e di quotidianità, riparando la rete di relazioni umane strappate da un'ininterrotta onda sismica, che dal 1997 ha colpito Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo a più riprese. 14 tappe, 257 chilometri, da Fabriano all'Aquila, una straordinaria avventura a piedi raccontata in occasione della ricorrenza del 30 ottobre 2016, quando la "grande botta" devastò Norcia e Amatrice.

Episodi

1. Da Fabriano a Camerino

È un'edizione speciale del Cammino nelle Terre Mutate, è una lunga marcia che vede decine di persone unite in un'impresa a piedi da Fabriano all'Aquila. I segni indelebili del sisma del 30 ottobre sono molto duri in particolare a Camerino, con il suo centro storico ancora tutto in zona rossa.

2. Da Camerino a Ussita

Incontri e testimonianze si susseguono in un racconto che trova il suo culmine all'arrivo a Ussita, accolti dagli amici di C.A.S.A. Un acronimo che porta con sé il valore inestimabile di ciò che è andato perduto e l'impegno di un gruppo di giovani marchigiani a continuare ad abitare il territorio.

3. Da Ussita a Norcia

Il passaggio dalle Marche all'Umbria ci porta a scivolare in un paesaggio ancora più immobile nella distruzione. Il borgo di Visso appare spazzato via, Campi ci guarda dall'alto paralizzata nel suo silenzio. Fondamentale il lavoro di Roberto Sbriccoli con il progetto Back to Campi, preziosa la storia di Giusy e Andrea, i primi ad aver ripreso l'attività ricettiva a Norcia.

4. Da Norcia ad Arquata del Tronto

Nella terra della Sibilla, Jacopo Angelini ci racconta la storia spirituale di questo territorio. Un musico viandante si aggiunge al nostro gruppo, regalandoci la sua musica nella piana di Castelluccio. Ci rendiamo conto, intanto, che stiamo camminando nell'epicentro del sisma del 30 ottobre 2016, come ci racconta il geologo Emanuele Tondi. Sbuchiamo nuovamente nelle Marche e, arrivati ad Arquata, scopriamo la storia di Stefano ed Elena. Il loro amore è fiorito grazie al terremoto.

5. Da Arquata del Tronto ad Accumoli

Questa è la tappa del dolore, epicentro di un cammino diviso in tre fasi con il suo prologo da Fabriano, in cui le proporzioni del sisma vengono percepite solo da lontano. Segue poi il graduale avvicinamento alla fase centrale, che trova il suo cuore qui dove arriviamo oggi, a Pescara del Tronto, prima della parte finale del cammino, dalla morte alla rinascita con l'arrivo all'Aquila. I nostri incontri nella giornata più difficile ci portano a conoscere tre straordinarie donne-coraggio: Berardina, Katia e Clementina.

6. Da Accumoli a Campotosto

Amatrice è la cittadina-simbolo di questa puntata. E il contrappasso del dolore è restituito dai momenti di condivisione a fine tappa. L'incontro con Paolina, 105 anni e grinta ancora da vendere, con il poeta Gioacchino e gli stornelli intonati da altri amatriciani, rendono questa serata indimenticabile. Anche se cominciano a farsi strada le riflessioni su come sia cambiata la geografia mentale degli abitanti di qui. L'indomani arriviamo in Abruzzo e ad accoglierci, insieme ad Assunta Perilli, erede dell'antica tradizione delle filatrici, è una grandiosa festa di piazza, accompagnata da straordinari poeti improvvisatori.

7. Da Campotosto all'Aquila

Il gran finale è di rinascita: dopo i passaggi nella natura mozzafiato nei dintorni di Mascioni, dove il gruppo raccoglie i frutti delle ultime condivisioni, dopo una serata memorabile a Campotosto, accompagnati dai musicisti locali e da una grande festa in piazza, la Lunga Marcia nelle Terre Mutate è accolta all'Aquila dalla parata degli sbandieratori. L'impresa è compiuta, e il ritorno a casa è un nuovo inizio.