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Le meraviglie Castello di Pandone a Venafro raccontato da Mario Desiati

Le meraviglie

Castello di Pandone a Venafro raccontato da Mario Desiati

Venafrum un luogo ricordato da Orazio per la bontà delle olive ma citato anche da Marziale o da Plinio il Vecchio. Siamo in una terra di confine tra il Lazio, la Campania e il Molise ma anche prossimi alla Puglia, ci ricorda lo scrittore Mario Desiati, infatti Venafro sarebbe stata fondata come Brindisi e Foggia dal potente guerriero Diomede. Antichissime pietre e muratore sannite fanno da fondamenta al misconosciuto e favoloso Castello di Pandone che andiamo a scoprire. La storia del Castello, che dal Molise domina la Campania, si sviluppa attraverso i secoli, fotografandone lo stila e la vita, ma certamente il momento di massima gloria di questa fortificazione lo troviamo negli anni venti del 1500 quando il duca Enrico Pandone decide di chiamare degli artisti, alcuni dei quali presumibilmente di scuola napoletana, per mettere in scena la sua infinita passione per i cavalli. Così in questo remoto luogo, troviamo un importante opera rinascimentale in omaggio alla cultura equestre la cui dimensione simbolica è qui esemplarmente rappresentata in un grandioso effetto tridimensionale. Mario Desiati ci accompagna in un percorso affascinante che dai tempi arcaici attraversa la Campania rinascimentale per giungere al novecento: quando il castello fu usato per ospitare gli sfollati della seconda guerra mondiale o per risolvere i problemi abitativi di Venafro, per arrivare ai giorni nostri quando viene fondato il Museo Nazionale del Molise – Castello Pandone.

28 Feb 2021