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Caterpillar Patrick Zaki a Caterpillar: "La radio mi ha salvato"

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Patrick Zaki a Caterpillar: "La radio mi ha salvato"

Intervistato da Massimo Cirri e Sara Zambotti, Patrick Zaki, in collegamento dal Cairo, parla a Caterpillar del suo futuro: "Parlare di tornare a Bologna e riuscire a discutere la tesi, per me, significa tantissimo. Ora sto correndo per la tesi, negli ultimi mesi ho lavorato tantissimo su quello. Poi voglio fare il dottorato: teniamo le dita incrociate, voglio continuare a studiare e speriamo di farlo in Italia, voglio farlo a Bologna perché appartengo a questa città e sto aspettando di tornarci. Ma continuerò anche a occuparmi della difesa dei diritti umani!". E racconta: "Oggi siamo alla radio e la radio è stata davvero una delle cose che mi ha salvato, e alla quale mi attaccavo come una routine giornaliera. Alle 6 del mattino iniziavo ad accendere la radio perché volevo ascoltare le notizie: ascoltavo una radio indipendente, e cercavo disperatamente di sintonizzarmi su questa radio, quindi dovevo alzarmi 30 minuti prima delle 6 del mattino quando c'era questo radiogiornale, per trovare le frequenze. Poi dopo ci aprivano le porte per farci camminare, e quando ritornavo nella mia cella cominciavo a prepararmi la colazione, a pulirmi la cella e poi iniziavo la mia routine. Volevo naturalmente ascoltare tutte le ultime notizie del calcio e poi iniziavo a leggere i libri che avevo ricevuto nelle visite dei miei familiari. Però il momento più difficile, quando davvero ti viene l'ansia, è prima di dormire, la sera: allora leggevo, per farmi passare l'ansia, per portarmi al di là di questa cella, per riuscire a darmi la fantasia di uno spazio immenso, dei colori, perché erano la cosa che mi mancava di più, e cercavo una via di uscita leggendo quei libri, e infine mi addormentavo. Questo più o meno è quello che facevo tutti i giorni in prigione."

28 Giu 2023