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Zarathustra Festa mobile

Zarathustra

Festa mobile

Anna è un'imprenditrice quarantenne di origine sarda, che da molti anni vive a Berlino. Se vent'anni fa le avessero detto che i quarant'anni potevano essere così divertenti, dice, non ci avrebbe creduto. Invece sta vivendo la vita che desidera, circondata di amici che abitano in ogni parte del mondo, in un'apertura continua e assoluta verso gli altri, e un atteggiamento allegro, spensierato, libero alla sessualità. Merito, anche, di una app che ha iniziato a usare da qualche anno e che ha scoperto essere la via d'accesso a incontri che nella routine quotidiano, lavoro-spesa-casa, sarebbero impossibili: ognuno concentrato sul proprio percorso, quante volte davvero ci avviciniamo a qualcuno che è diverso, che non corrisponde magari a un'aspettativa superficiale, o che semplicemente frequenta ambienti che non sono i nostri? La app che ha ampliato le possibilità della vita di Anna è, secondo lei, come una festa, in cui si incontrano e si intrecciano traiettorie di vite a volte più a volte meno eccentriche, si sfidano i pregiudizi, si intrattengono relazioni che possono essere sentimentali, sessuali, ma anche di amicizia. Così ha conosciuto un filosofo danese con cui si scrive ogni giorno, un neuroscienziato newyorchese che è diventato uno dei suoi amici più cari, ma anche un feticista del latex che le ha spiegato i dettagli della sua passione per la gomma. Così, la sua vita somiglia a una festa. Guidati da lei, proviamo a ribaltare molti luoghi comuni sulle app di incontri cercando di riflettere su cosa significhi, davvero, incontrarsi.

05 Nov 2023