Una piccola Chiesa nel Salento racchiude il segreto del Tarantismo. Con lo scrittore Mario Desiati attraversiamo questo spazio di grande interesse artistico e di forte intensità religiosa. https://www.comune.galatina.le.it/vivere-il-comune/territorio/da-visitare/item/chiesa-di-san-paolo. La puntata è arricchita dal ricordo delle ricerche dell'antropologo Ernesto De Martino, il cui "La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud" è stato recentemente ripubblicato da Einaudi.
La Chiesa di Santa Chiara dopo i bombardamenti anglo-americani del 1943 fu devastata. Il restauro restituì l'originale gusto gotico testimonianza della presenza Angioina nella città. Caro Tosco, è professore ordinario di Storia dell'Architettura al Politecnico di Torino e coordina il corso di laurea in Progettazione delle aree verdi e del paesaggio. Ha pubblicato volumi e saggi sulla architettura del medioevo e sulla storia del paesaggio, tra i suoi lavori: L'architettura medievale in Italia (Il Mulino 2016); Le abbazie cistercensi (Il Mulino 2017); Storia dei giardini: dalla Bibbia al giardino all'italiana (Il Mulino 2018).
Con il professore di architettura Carlo Tosco entriamo in un Battistero che è espressione della centralità di Albenga nell'Italia tra il V e VI secolo e massima testimonianza dell'architettura di quel periodo storico.
Il Complesso conventuale di San Francesco della Vigna racconta molti aspetti della storia di Venezia, che ci vengono illustrati dal critico musicale Sandro Cappelletto. La Chiesa la cui facciata è stata progettata da Andrea Palladio, ospita oltre ad innumerevoli opere d'arte di grande importanza anche una ricchissima biblioteca. Ma il cuore nascosto di questo angolo di Venezia è il vigneto con i suoi filari e gli ulivi secolari.
Sandro Cappelleto, giornalista e critico musicale, ci porta in un luogo mirabile la cui storia si intreccia con quella di Vivaldi e con lo spirito solidale della Repubblica di Venezia, tuttora vivo. https://www.pietavenezia.org/myportal/IPISM_/home .
Con l'archeologa Maria Antonietta Mongiu visitiamo la Chiesa di San Saturnino a Bultei. Siamo sulla Strada statale 128 nel cuore della Sardegna, tra i due versanti della catena del Gocèano. La Chiesa è un segno significativo, punto di orientamento di un paesaggio storico di massimo interesse. La zona è anche caratterizzata dalla presenza di diverse strutture termali eredi di una tradizione che affonda le sue radici nel mondo romano.
Nel cuore di Milano, una Piazza e una Chiesa dove il contemporaneo comunica costantemente con il passato. Lo storico dell'arte Francesco Tedeschi ci accompagna in un' affascinante macchina del tempo. La Chiesa di San Fedele ospita non solo significative testimonianze del Barocco ma anche un importante museo e collezione di arte contemporanea: https://www.sanfedeleartefede.it/ . Di Francesco Tedeschi tra le innumerevoli pubblicazioni ricordiamo: "Piero Dorazio. Fantasia, colore, progetto. Riflessioni sull'opera dell'artista nel contesto dell'arte degli anni Quaranta-Sessanta." (Electa 2021)
Santa Maria di Castello è un complesso recentemente restaurato, che restituisce ad Alessandria un punto di grande interesse: caratterizzato da importanti opere d'arte, ma anche da una vita associativa rilevante. Con Carlo Pestelli, scrittore e musicista, attraversiamo le diverse sfumature di un luogo che racconta i molti aspetti della vita di una città di cerniera tra il Piemonte, la Lombardia e la Liguria.
A 100 anni esatti dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, ascoltiamo in replica una puntata originariamente in onda il 14 gennaio 2018. Con il filologo e critico letterario Massimo Raffaeli, attraversiamo i luoghi dell'infanzia e della formazione di Pasolini. In apertura di puntata ascoltiamo in friulano la poesia "Fontana d'Acqua del mio paese" letta da Angela Felice che è stata direttrice del Centro Studi «Pier Paolo Pasolini» di Casarsa della Delizia.
La Chiesa del Santissimo Redentore a Venezia è un capolavoro del Palladio. La facciata è ispirata dal Pantheon di Roma. Un manifesto di razionalità scritto in un periodo oscuro e doloroso: era il 1577 la peste aveva decimato la città e la chiesa celebra, come ex-voto, la liberazione di Venezia dal morbo. Guido Beltramini è direttore del Palladio Museum https://www.palladiomuseum.org/ Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Palladio privato, Marsilio 2008; Andrea Palladio. Il mistero del volto. Ediz. a colori Officina Libraria 2017; Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata Marsilio2016.
Siamo a Roma, in via Anicia, nel cuore di Trastevere dove con Claudio Strinati scopriamo una chiesa che è uno scrigno di arte popolare e dotta, amabile e profonda, fonte di meditazione ma anche di immediato piacere. Stucchi, affreschi, dipinti e un'architettura meravigliosa e stratificata tra cinquecento, seicento e settecento. Una chiesa che ha anche una storia davvero unica perché fu commissionata dal popolo trasteverino: contadini, commercianti e lavoratori della zona che in uno slancio di entusiasmo collettivo contribuirono a finanziare l'erezione e le decorazioni dell'edificio. Una chiesa di Roma, fuori dai percorsi del turismo di massa, che rimane impressa per la sua originalità, il suo calore e la sua bellezza.
Siamo nel centro di Roma, a Piazza della Repubblica, davanti alla fontana delle Naiadi di Mario Rutelli e, con Claudio Strinati, scopriamo la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, edificata nel Cinquecento sulle rovine delle antiche Terme di Diocleziano, seguendo l'intuizione di Michelangelo Buonarroti che consultato da Papa Paolo III, suggerì di innestare la struttura cristiana su quella pagana, mantenendo l'enorme spazialità dei locali delle terme. Oggi la Chiesa che vediamo è quella ristrutturata da Luigi Vanvitelli nel Settecento. E' molto utilizzata per funzioni pubbliche, apprezzata come pinacoteca, visitata dai turisti e frequentata dai romani.
Guidati da Andrea Augenti, scopriamo la Chiesa di S. Giulia che è una assoluta rarità del nostro paese, perché è uno dei pochi monumenti superstiti dell'età longobarda. Percorriamo Il Museo della Città di Brescia, sito Unesco e unico nel suo genere, dalle Domus romane a Santa Giulia, costruita nell'VIII secolo dal re Desiderio e, insieme all'architettura e alle preziose decorazioni dell'edificio, scopriamo un periodo complesso e interessante della storia d'Italia: l'alto medioevo. Un'epoca in cui si consumò il conflitto tra bizantini e longobardi e che precedette la successiva conquista dei Franchi di Carlomagno. Andrea Augenti insegna Archeologia medievale all'Università di Bologna. Ha diretto numerosi scavi e indagini archeologiche in Italia e all'estero. Di recente ha curato l'allestimento del museo "Classis-Ravenna", dedicato alla storia di Ravenna e del territorio circostante. Tra i suoi ultimi libri: Archeologia dell'Italia medievale (Laterza) e A come archeologia (Carocci).
Con Claudio Strinati scopriamo la Chiesa di San Bernardo alle Terme, capolavoro barocco situato nel rione di Castro Pretorio, a pochi passi da Piazza Esedra. La Chiesa, ultimata e consacrata nel 1600 per volere della nobildonna Caterina de Nobili Sforza e dedicata a San Bernardo di Chiaravalle, fondatore dell'Ordine cistercense, ha una pianta circolare con una cupola e la struttura a cassettoni che ricorda quella del Pantheon. All'interno sono davvero magnifiche le otto nicchie con altrettante statue in stucco realizzate da Camillo Mariani.
Siamo a Roma in uno dei luoghi più visitati al mondo: Piazza Navona. Con Claudio Strinati entriamo nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone, capolavoro barocco di Federico Borromini.
Con Carlo Tosco entriamo in una delle chiese più note e straordinarie della Firenze medievale: Santa Maria Novella. Fondata dai Domenicani nel 1279 per impulso del cardinale Latino Malabranca nipote di Papa Niccolò III Orsini, arrivato a Firenze per pacificare la città dilaniata dalla pluriennale tensione tra guelfi e ghibellini, la chiesa è molto ben conservata e ricca di storia e opere d'arte di grande valore. Carlo Tosco Architetto, è professore ordinario di Storia dell'Architettura al Politecnico di Torino e coordina il corso di laurea in "Progettazione delle aree verdi e del paesaggio". E' specializzato all' Università della Sorbona di Parigi, è stato direttore scientifico del Progetto Europeo Culture 2000: "The Holy Sepulchre Rotundas-European Itinerary", consulente storico per la candidatura UNESCO dei "Paesaggi vitivinicoli delle Langhe, Roero e Monferrato" e coordinatore delle indagini storiche per il progetto Europeo ALCOTRA Alpi Marittime-Mercantour. Ha pubblicato volumi e saggi sull'architettura del medioevo e sulla storia del paesaggio, tra i suoi lavori più recenti: Il castello, la casa, la chiesa. Architettura e società nel medioevo (Einaudi 2003); Il paesaggio come storia (Il Mulino 2006); Il paesaggio storico. Fonti e metodi di ricerca (Laterza 2009); Petrarca: città, paesaggi, architetture (Quodlibet 2011); I beni culturali. Storia, tutela e valorizzazione (Il Mulino 2014); L'architettura medievale in Italia (Il Mulino 2016); Le abbazie cistercensi (Il Mulino 2017); Storia dei giardini: dalla Bibbia al giardino all'italiana (Il Mulino 2018).
Scopriamo con Claudio Strinati la Chiesa di San Girolamo dei Croati che è un luogo da non perdere per chi ha amore per lo studio del cristianesimo e per la storia dell'arte. E' infatti dedicata a San Girolamo, uno dei pilastri della dottrina cristiana ed è piena di tesori artistici recentemente restaurati. La chiesa fu fortemente voluta da Papa Sisto V che nel 1500 ne affidò la costruzione all'architetto Martino Longhi detto il Vecchio.
Con Claudio Strinati entriamo in questa Chiesa fondata dai Carmelitani in Via della Conciliazione a pochi passi da San Pietro, forse poco conosciuta dagli stessi romani: Santa Maria in Traspontina. Scopriamo così un vero e proprio scrigno di capolavori architettonici e pittorici del Seicento barocco di grandi artisti oggi per lo più dimenticati: da Carlo Fontana ad Antonio Circignani detto il Pomarancio a Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino.
Lo storico dell'arte Claudio Strinati ci permette di vedere nella chiesa di Santa Maria dell'Anima a Roma una matrice che mette in mostra il legame tra il mondo tedesco e italiano nel rinascimento e nel barocco.
La storia di uno dei luoghi più celebrati e fotografati al mondo: la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, è più antica di quello che sembrerebbe a prima vista. Con la scrittrice Caterina Napoleone percorriamo un lungo viaggio che parte dagli Horti di Lucullo per arrivare al Grand Tour. L'area occupata oggi dalla Chiesa, da Villa Medici e dalla famosa scalinata era infatti parte di una grandissima Villa, attraversata dai flussi dell'Acqua Vergine, ricca di giardini e opere d'arte, luogo leggendario per le feste della Roma tardo repubblicana. Alla fine del XV secolo, questi terreni furono acquistati dal Re francese Carlo VIII e vennero poi ceduti all'Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola che costruirono la Chiesa che vediamo oggi. Attraversando la serie di vicissitudini di questa parte di Roma, il racconto di Caterina Napoleone ci restituisce alcuni tratti della storia di un miracolo estetico che continua a persistere affascinando viaggiatori e studiosi. Caterina Napoleone è una storica dell'arte che vive e lavora a Roma. Si è occupata anche di scenografia e di decorazione d'interni e ama molto "inventare" libri. Sugli argomenti di cui è esperta – l'antico, i marmi, le pietre dure, il Grand Tour, il collezionismo e le arti decorative – sono apparse numerose pubblicazioni di carattere scientifico ma anche innovativo nella forza evocatrice del dialogo che sa instaurare tra testi e immagini. Dagli anni Novanta collabora con Franco Maria Ricci, per il quale ha scritto e curato numerosi volumi, fra i quali la monumentale Enciclopedia della Sicilia. Per l'editore Thames & Husdon ha pubblicato l'opera omnia di Franco Zeffirelli, Complete Works - Theatre, Opera, Film ed è stata consulente artistica per il suo documentario Omaggio a Roma.
Con lo storico dell'arte Claudio Strinati scopriamo la Basilica dei SS Silvestro e Martino ai Monti, situata in pieno centro a Roma, ricca di sorprese e meraviglie ma fuori dalle mete turistiche più gettonate.
La Chiesa di San Vito a Calimera nella puglia Greca custodisce un segreto. Tra gli ulivi e la natura del Salento, veniamo introdotti dallo scrittore Mario Desiati, alla storia di una Roccia considerata per millenni Sacra.
Con Claudio Strinati entriamo in una Chiesa dalla straordinaria potenza evocativa; ad accoglierci, "consumato dal tempo", il leggendario trono marmoreo di San Gregorio Magno. Ci muoviamo all'interno di una Chiesa settecentesca dove sono conservate le opere di alcuni grandi artisti come Placido Costanzi, Francesco Mancini, e Pompeo Batoni che diverrà poi un eroe della pittura illuminista. Claudio Strinati storico dell'arte (Roma, 1948). Prima docente di storia dell'arte nei licei pubblici statali poi funzionario del Ministero dei Beni Culturali come Soprintendente per il Polo museale romano. Attualmente è docente di Estetica e Antropologia presso l'Università San Raffaele di Milano/Roma. È stato direttore di museo e curatore di numerose mostre in Italia e all'Estero tra cui si segnalano quella di Sebastiano del Piombo (Roma/Berlino 2008-2009) e quella del Caravaggio ( Scuderie del Quirinale 2010). Tra le pubblicazioni più recenti si segnala: Caravaggio alla fine del Rinascimento (erreciemme edizioni 2017), Il mestiere dell'artista (Sellerio editore 2013). Ha curato la mostra Raphael, Grace et Beauté (Parigi, Museo del Luxembourg 2001-2, catalogo Skira, Milano) e ha pubblicato la monografia Raffaello Universale (Scripta Maneant editore, a cura di A.Vezzosi, Bologna 2011). È Ufficiale al merito della Repubblica Italiana e ha ricevuto la Legion d'Onore francese per le attività culturali svolte in Francia. È Accademico di San Luca. È collaboratore del quotidiano "Il Messaggero", della RAI, dell'Auditorium - Parco della Musica di Roma e del Teatro di Roma. È consigliere d'amministrazione delle Gallerie Nazionali d'Arte antica di Roma
Con Carlo Tosco, studioso di architettura medievale, siamo nel centro storico di Milano, dove in Via Torino troviamo un piccolo edificio, la piccola Basilica di Santa Maria presso San Satiro, edificata alla fine del Quattrocento e oggi quasi nascosta tra i mille negozi che occupano la via. Sembrerebbe una delle tante chiese di Milano ma in realtà è un edificio rinascimentale importante che nasconde una sorpresa che non salta subito agli occhi dei visitatori: sul fondo, sopra l'altare maggiore, c'è un finto presbiterio opera di Donato Bramante che riuscì a creare un effetto ottico dando respiro al piccolo spazio che è considerato un manifesto di prospettiva geometrica non soltanto pittorica ma anche architettonica. Caro Tosco, architetto, è professore ordinario di Storia dell'Architettura al Politecnico di Torino e coordina il corso di laurea in Progettazione delle aree verdi e del paesaggio. Ha pubblicato volumi e saggi sulla architettura del medioevo e sulla storia del paesaggio, tra i suoi lavori più recenti: L'architettura medievale in Italia (Il Mulino 2016); Le abbazie cistercensi (Il Mulino 2017); Storia dei giardini: dalla Bibbia al giardino all'italiana (Il Mulino 2018).
Maria Antonietta Mongiu archeologa ci parla di un luogo che da più di trecento anni segna la vita religiosa e civile di Cagliari: La Chiesa di Sant'Efisio gestita dalla Confraternita del Gonfalone; un piccolo gioiello del barocchetto piemontese del tardo settecento che si trova nel quartiere di Stampace. Questa è un area di Cagliari abitata da tempi antichissimi vicino alla Chiesa visitiamo infatti un interessante ipogeo: la Cripta di Sant'Efisio.
Con Claudio Strinati scopriamo un vero e proprio tesoro nascosto sul Colle del Gianicolo, in uno dei luoghi più suggestivi della città eterna. Ammiriamo le lunette del Domenichino dell'ingresso esterno e poi entriamo nel portico e nella chiesa pieni di sorprese, memorie e meraviglie.
Luigi Mascilli Migliorini, Professore di Storia Moderna dell'Università Orientale di Napoli, ci porta nel cuore delle stratificazioni storiche ed artistiche della città partenopea.
La regista Alice Rohrwacher ci parla della Chiesa di San Giovanni in Val di Lago a San Lorenzo Nuovo (VT), un rudere solitario in un luogo fatato conosciuto da lei sin da piccola. La Chiesa è di forma ottagonale e fu costruita dai Templari, fa parte di "una geografia sacra" che, come dice la leggenda, univa a Gerusalemme questo punto ai margini del Lago di Bolsena. La bellezza di questo luogo, "è quella di un risveglio" dice la regista cresciuta in questa zona dell'Italia centrale. La Chiesa ha avuto il suo momento di massima importanza e frequentazione nel '600 per poi seguire il destino della popolazione dell'antica San Lorenzo costretta da varie vicissitudini a spostarsi nell'attuale San Lorenzo Nuovo. Alice Rohrwacher ha girato in questo contesto una scena del suo film "Le Meraviglie" (2014) ponendosi però il problema della rappresentazione di un luogo così marcato da una bellezza che è meglio forse lasciare inviolabile e sacra. Alice Rohrwacher laureata a Torino in Lettere e Filosofia esordisce con il Film "Corpo Celeste" nel 2011 che si aggiudica il Nastro d'Argento al miglior regista esordiente: nel 2014 con "Le Meraviglie" vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014. L'ultimo film è "Lazzaro felice". Il futuro della Chiesa di san Giovanni è quello di un restauro per il quale sembra siano già stati stanziati i fondi; ma allo stesso tempo quest'area è interessata da forti investimenti sulla monocultura della nocciola che porterà inevitabilmente una distorsione estetica e un inquinamento devastante. L'originaria appartenenza reciproca tra uomo e paesaggio è qui esemplare e si gioca attraverso un insieme di relazioni che rende possibile la bellezza come orizzonte di senso e come espressione di un ambiente custodito, la Chiesa di san Giovanni ci permette dunque di fare esperienza di una bellezza che non può essere sradicata e separata dal contesto.