"L'infanzia è un palcoscenico in cui non si distingue il tempo dallo spazio. Il mondo non mi sembrava più complesso di una costruzione di cubi di legno, non riuscivo a immaginare che la società in cui ben presto sarei dovuto entrare potesse essere più abbagliante del mondo delle favole"
Kimitake ha gusti artistici e letterari eccentrici per un ragazzo giapponese di quei tempi, legge sì le opere di Tanizaki ma anche molti autori occidentali come Rainer Maria Rilke e Oscar Wilde.
Voleva che la sua nuova dimora producesse un effetto clamoroso. E dal momento che non poteva costruirsene una grande, si rifece con l'arredo eccentrico. Riempie il salotto di mobilia falsa, stile secondo Impero.