Nelson Mandela.Cambiare il mondo -

Il 5 dicembre 2013 moriva l'eroe della lotta contro l'apartheid, il simbolo della conquista dei diritti della popolazione nera sudafricana: Nelson Mandela. Un uomo, che dopo aver trascorso gran parte della sua vita in carcere, diventa il primo presidente nero del Sudafrica e l'icona mondiale della lotta contro il razzismo. Nelson Mandela è stato un celebre premio Nobel per la Pace, un presidente autorevole, il padre della patria che tutti sognavano in Sudafrica. A 10 anni dalla morte la sua figura è ancora attuale per chiunque creda nei valori della libertà e dell'uguaglianza dei popoli. Nelson Mandela, cambiare il mondo è un podcast originale di Rai Radio1, di e con Sara Piselli. Regia di Leonardo Patanè. Collaborazione nelle ricerche d'archivio di Andrea Pistorio. Letture di Massimo Giraldi, Simona Petracca e Guido Ardone.

Episodi

1. Le origini, la lotta contro l'apartheid e il carcere

Originario del gruppo etnico xhosa, il 18 luglio 1918 nasce Rolihlahla Mandela, che significa "attaccabrighe". Viene ribattezzato Nelson per poter frequentare la scuola inglese. La sua battaglia contro l'apartheid inizia fin da giovanissimo in un Sudafrica dominato dai bianchi o "Afrikaner", discendenti dei coloni europei, in particolare olandesi, i cosiddetti boeri. La sua vita sarà segnata da una lotta sia pacifica sia armata contro il regime di segregazione razziale, che gli costerà molto cara. Sarà infatti condannato all'ergastolo e rimarrà in carcere per ben 27 anni.

2. La liberazione e la leadership di Nelson Mandela

É un giorno limpido di fine estate quell'11 febbraio 1990, quando dal penitenziario di Victor Vester, vicino a Città del Capo, esce il detenuto Nelson Mandela. È un uomo di 71 anni, ma la sua battaglia contro l'apartheid è instancabile. Nel 1993 riceve il premio Nobel per la Pace e l'anno dopo viene eletto presidente del Sudafrica, è il primo presidente nero del Paese. Mandela scongiura la guerra civile, avviando un processo di cicatrizzazione delle ferite causate dall'odio razziale attraverso la Commissione per la Verità e la Riconciliazione, una vera e propria "assise del perdono", che cancella ogni spirito di vendetta.

3. Lo sport ha il potere di cambiare il mondo

Nel 1995 il Sudafrica è già in piena "rivoluzione democratica". Ciò che però manca è l'integrazione culturale e sociale, quella scintilla capace di unire tutti sotto un'unica passione. Nelson Mandela non ha alcun dubbio nell'identificare quella scintilla nel Mondiale di Rugby di quell'anno. Con i fantastici Springbok, capitanati da François Pienaar, il Sudafrica vince quel Mondiale, mostrando un'unione che diventa fonte di ispirazione per la società sudafricana e dà il là al compimento definitivo di una vita di battaglie. Su quella vittoria, Mandela realizza il suo sogno: la vera pugnalata all'apartheid può arrivare anche attraverso lo sport, non solo con le leggi del governo.