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Jack Folla, un dj nel braccio della morte Franco, un grande ignoto.

Jack Folla, un dj nel braccio della morte

Franco, un grande ignoto.

Ogni tanto lo rifaccio, ci ricasco, la mia testa va a intrupparsi con un vecchio amico che non c'è più; il fatto è che Franco mi manca, gli devo tutto, che posso farci? Niente, sbomballarvi alla radio con uno di cui direte "Jack, scusa, ma questo chi è?". Lo so, Franco Rispoli è stato un giornalista ignoto, come il milite. Con Ennio Flaiano avevano scritto un soggetto cinematografico rimasto inedito. S'intitolava "La madre del milite ignoto". Giuro, me l'ha lasciato sul testamento. Mi ha avvisato il notaio. C'era scritto "Jack, è tuo, scrivilo tu". Era ispirato a una povera donna realmente esistita che girava per Roma nel '45, e la notte irrompeva al ristorante Cesaretto in Via della Croce reclamando a gran voce una pensione di guerra. Anche quella mattina era stata al Ministero, ma non c'era stato verso. "Volete che un figlio non sia noto alla sua mamma? E morto in guerra poi?". Macché, quelli si erano ficcati in testa che il figlio era ignoto al 100% e non si poteva riconoscere una pensioncina di guerra a una madre non meno ignota di suo figlio. Del soggetto di Franco e Flaiano non si girò un film perché aveva un finale duro, che metteva in dubbio l'Ignoto e perfino la Mamma (per non parlare della Patria). Se era già un'offesa "Figlio di madre ignota", figurarsi "Madre di figlio ignoto"! A farla breve, una notte, al termine di mille peripezie, la poveretta si arrampicava sull'altare della patria e, con gli occhi sbarrati e una voce da soprano, si rivolgeva alla causa di tutte le sue disgrazie: la tomba di un soldato raccolto a casaccio in qualche trincea della Grande Guerra. "Di' finalmente come ti chiami a tutta Roma! Diglielo, parla, gridalo qual è il tuo vero nome, figlio mio!". Dopo una terribile pausa, una voce metallica risuonava nella tomba: "Otto Weininger!". Era un tedesco.

22 Feb 2022