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Qui comincia Felice Liperi, "Faccette nere. Inni e canzoni all'origine del razzismo italiano" (Manifestolibri)

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Felice Liperi, "Faccette nere. Inni e canzoni all'origine del razzismo italiano" (Manifestolibri)

Con Arturo Stalteri. Scelte musicali e regia di Ennio Speranza | Felice Liperi, "Faccette nere. Inni e canzoni all'origine del razzismo italiano" (Manifestolibri) | Il libro di Felice Liperi ha un titolo esplicito ma in parte fuorviante: sembra una ricerca sull'immaginario canoro-sonoro razzista delineatosi in Italia prima e durante il regime fascista. Questo è il tema, in realtà, della prima metà del testo che, invece, parte dall'attualità e si dedica ad indagare il periodo, nella seconda sezione, dal dopoguerra post-1945 fino al festival di Sanremo 2021, vinto da Mahmood. Liperi, nella «Premessa», elenca cinque episodi di razzismo svoltisi tra il 2020 e il '22, per poi chiarire che «questo scritto si propone di andare indietro nelle viscere della nostra storia nazionale per raccontare come anche la canzone sia stata uno strumento di consenso per l'imperialismo cialtrone e sanguinario dell'Italia sabauda e fascista». Non basta, come accennato, perché la canzone è riaffiorata poi «nel secondo dopoguerra attraverso melodie non strumentali al potere e spesso orientate solo al banale intrattenimento. Messaggi molto popolari e amati anche quando cantavano con una descrizione ridicolizzante il corpo dell'altro o i suoi modi di esprimersi per arrivare perfino a riguardare anche una canzone nata da un'origine liberatoria, rivoluzionaria persino, il rap, che però è stata capace di esprimere i sentimenti più ostili e violenti»

26 Ago 2023