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Qui comincia "Musica e Potere nel lungo XIX Secolo", Chigiana. III, 4 (LII)

Qui comincia

"Musica e Potere nel lungo XIX Secolo", Chigiana. III, 4 (LII)

Con Anna Menichetti. Scelte musicali e regia di Federico Vizzaccaro | "Musica e Potere nel lungo XIX Secolo", Chigiana. III, volume 4 (LII), a cura di Fabrizio Della Seta e Massimiliano Locanto | «Negli ultimi anni, la crescente propensione degli studiosi a considerare la musica come un fenomeno inscindibile dal contesto storico-culturale e dalle dinamiche delle società è andata di pari passo a una riflessione sul ruolo della musica nella sfera politica e nelle dinamiche del potere. Si è così prestata sempre maggiore attenzione al modo in cui l'attività e l'opera di musicisti e compositori si rapporta alle strutture del potere — e quindi al loro opposto: contropotere, resistenza, dissenso protesta, ecc. — sforzandosi anche di capire in che cosa consista, come si instauri e come si configuri tale relazione. Tuttavia, se si prescinde da poche meritorie eccezioni, come il capitolo «Power and Counterpower» della recente monografia di James Garratt dedicata al tema Music and Politics, tutto ciò non ha ancora dato luogo a un quadro teorico ben definito. Più consistenti, invece, sono state le indagini storiche incentrate su casi specifici, quasi sempre, però, relativi ai regimi assolutistici dei secoli diciassettesimo e diciottesimo o agli stati totalitari e alle dittature del Novecento. Indirettamente connessi alla tematica del potere sono stati anche i numerosi studi dedicati al tema della censura musicale e alle forme di contropotere — protesta, resistenza. Anche in questo caso, però, si è trattato prevalentemente di lavori incentrati sulla musica, perlopiù popular, del ventesimo secolo. In questo volume, che raccoglie in larga misura, e con qualche aggiunta, i frutti del convegno internazionale dallo stesso titolo organizzato nel dicembre del 2021 dall'Accademia Musicale Chigiana di Siena, l'attenzione è rivolta invece al "lungo diciannovesimo secolo" — secondo la celebre definizione di Eric Hobsbawm — ossia il periodo compreso all'incirca tra il 1789 e il 1914. La raccolta, come il convegno a cui ha attinto, ha un taglio assai più storico che teorico. Lo scopo precipuo dei saggi che la compongono non è di delineare una teoria generale del rapporto tra potere e musica — benché non manchino spunti di riflessione significativi in tal senso — né di presentare una serie di casi di studio volti a dimostrare una particolare teoria. L'intento, piuttosto, è di offrire una panoramica il più possibile variegata sulle modalità di relazione tra musica e potere che caratterizzarono il "secolo lungo".» (dalla Introduzione di Fabrizio Della Seta)

03 Dic 2023