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Radio3 Scienza La Halley e la Stella dei Magi

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La Halley e la Stella dei Magi

L'ultima volta che solcò i nostri cieli fu nel 1986. Poi si è allontanata inesorabilmente verso le regioni più esterne del sistema solare, oltre l'orbita di Nettuno. Il 9 dicembre scorso, però, la cometa di Halley ha raggiunto l'afelio, il punto della sua orbita più lontano dal Sole e da lì ha ripreso il suo viaggio di ritorno verso la Terra. Torneremo a ammirarla nell'estate del 2061, come ci ricorda Albino Carbognani, ricercatore dell'INAF all'Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna. Tra i tanti passaggi della cometa avvenuti nel passato, che si ripetono ogni 75-76 anni, quello del 1301 ebbe una particolare influenza nella storia dell'arte. Infatti, l'astro chiomato affascinò così tanto il pittore Giotto, che lo volle raffigurare nell'affresco dell'Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni a Padova (1303-1305 circa). Fino ad allora le rappresentazioni artistiche della "Stella di Betlemme" si erano ispirate all'astro, descritto sempre come stella, mai come cometa, narrato nel Vangelo di Matteo e in alcuni Vangeli Apocrifi, ci dice Manuela Incerti, professoressa in Disegno al Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara, che però aggiunge: ci sono evidenze che anche altre comete e alcune supernove hanno influenzato l'iconografia della "Stella dei Magi" tra Medioevo e Rinascimento. Al microfono Paolo Conte

03 Gen 2024