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Radio3 Mondo Elezioni parlamentari in Croazia | Orban in difficoltà? | Il corridoio turco

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Elezioni parlamentari in Croazia | Orban in difficoltà? | Il corridoio turco

Gli elettori croati si recheranno alle urne in un'elezione parlamentare ad alta tensione che potrebbe cambiare significativamente la posizione filo-occidentale del Paese su questioni quali il sostegno europeo all'Ucraina nella sua battaglia contro la Russia. Secondo i sondaggi, l'Unione Democratica Croata (HDZ) del primo ministro, Andrej Plenković, potrebbe perdere la maggioranza a favore di una coalizione guidata dai socialdemocratici e guidata dal presidente populista Zoran Milanović, che non è ufficialmente candidato. Nonostante una serie di scandali di corruzione, l'europeista Plenković, che è stato primo ministro dal 2016, sembrava incamminato verso un terzo mandato consecutivo fino a quando Milanović non ha annunciato la sua sfida a sorpresa il mese scorso: ne parliamo con con Giovanni Vale, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso da Zagabria e autore delle guide degli Stati scomparsi, una serie di guide di viaggio dedicate a stati che non esistono più, edizioni paper boat stories. | Come seconda tappa andremo a Budapest, dove il primo ministro Viktor Orbán sta affrontando la crisi più seria da quando è al potere. Fino a poco tempo fa, infatti, Peter Magyar era praticamente uno sconosciuto in Ungheria, sebbene facesse parte del sistema di potere di Orbán: era membro della dirigenza di Fidesz, il partito di governo, la sua ex moglie era ministra e parlamentare e lui sedeva nel consiglio di amministrazione di alcune aziende di stato. Oggi tutto è cambiato: Magyar è uscito da Fidesz, ha contribuito a provocare un grosso scandalo politico che ha messo in serio imbarazzo Orbán, e si è messo a capo di un movimento di opposizione che è la più grave minaccia al potere del primo ministro ungherese da molti anni. Ieri, inoltre, è arrivato il via libera alla presentazione del suo partito per le elezioni europee: ne parliamo con Stefano Bottoni, storico e professore associato all'università di Firenze di storia dell'Europa Orientale e autore di Orbán. Un despota in Europa (Salerno Editrice, 2019) e ha in uscita un nuovo libro sulla storia dell'Ungheria dagli Asburgo a oggi. | La polizia turca ha sequestrato il terzo più grande carico di cocaina nella storia del Paese, ha annunciato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, mentre i gruppi che monitorano la criminalità organizzata hanno avvertito che la Turchia sta diventando un punto di ingresso per la droga che raggiunge l'Europa. Yerlikaya ha dichiarato che l'operazione di polizia ha preso di mira una banda internazionale presumibilmente guidata da un cittadino libanese-venezuelano, che era tra i quattro membri stranieri del gruppo criminale organizzato arrestati, insieme a nove turchi. I gruppi che monitorano il crimine organizzato affermano che la Turchia sta crescendo come hub di transito per la cocaina proveniente dal Sud America e diretta in Europa, mentre i porti come quello di Rotterdam, nei Paesi Bassi, diventano più sicuri: ne parliamo con Vincenzo Musacchio, Associated to the Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) a Newark, researcher and member of the Strategic Hub for Organized Crime (SHOC) at Royal United Services Institute (RUSI) a Londra. Docente di diritto penale e criminologia in varie Università italiane ed estere. Ai microfoni, Luigi Spinola.

17 Apr 2024